giovedì 16 maggio 2013

From russia with hate

Prima di leggere questo mio post vi suggerisco di leggere quello pubblicato recentemente da (In)consapevole, lo trovate qui.

Siamo in Russia, era la festa per la ricorrenza della vittoria degli alleati sui nazisti, e questo ragazzo aveva deciso di confidare a 2 suoi amici di 22 e 27 anni la sua omosessualità.
Posso provare empaticamente ad immaginarmi la scena, credo fosse anche spaventato ma pronto a ricevere sostegno, da quegli amici a cui aveva deciso di confidare quella sua parte di se' che non voleva più nascondere. Magari non trovava nemmeno le parole, magari guardava perfino in basso per non incrociare i loro sguardi, ma alla fine ha ammesso la sua omosessualità.



Non si può morire a 23 anni per aver aperto se' stessi ad altre persone.
Secondo la ricostruzione è stato torturato, gli è stata fracassata la testa e addirittura hanno infierito nelle parti intime con dei cocci di bottiglia. 
Tutto ciò cela non solo un disagio ma un odio profondo, così profondo da andare oltre qualsiasi legame che si possa avere con l'altro, vedendo solo un difetto che va estirpato dalla società.
Ciò cosa causerà? Credo molta paura, molti, per timore vivranno in silenzio, non vorranno parlare con altri, vivranno nella solitudine. Non è giusto.



Purtroppo la legge contro la propaganda omosessuale a breve sarà accettata e allora mancherà solo la firma di Putin per poter essere approvata.
Putin omofobo?
Certo che no, si è difeso dicendo: il governo non critica gli omosessuali ma critica chi è gay perché non contribuisce alla crescita demografica.

Non riesco ad aggiungere altro.

2 commenti:

  1. Davvero mi domando cosa crei così tanta paura (l'odio spesso nasce come reazione a paure più o meno consciie) di fronte ad un gay. Non capisco, anche se mi sforzo.
    E sono ormai stufo di sforzarmi a capire...
    :(

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    Risposte
    1. Lascia sgomento anche me, arrivare addirittura ad uccidere è davvero inconcepibile.

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