mercoledì 30 gennaio 2013

Alcuni sono più uguali degli altri



South Park, un nome una garanzia.
Sono 4 i protagonisti di questo cartone americano ad episodi di 20 minuti ciascuno tutt'ora in corso, e sono, a partire da sinistra Eric, Stan, Kenny e Kyle. Sono sboccati, diretti, senza inibizioni, viziati, insensibili, violenti, a volte con un umorismo macabro, insomma assomigliano abbastanza ai bambini odierni.
Di sicuro non è un cartone da far vedere ai più piccoli, anche se molti dei messaggi che passa sono davvero intelligenti, come quello contenuto in questo episodio. Per l'esattezza è l'episodio 4x07.

In questa puntata troviamo lo chef della scuola che richiede al sindaco di modificare la bandiera della città perchè la considera razzista. Un rappresentante dei cittadini sostiene che quella bandiera è frutto dei sacrifici dei suoi avi e che quindi rappresenta un fatto storico e pertanto non deve essere modificata.

Ecco la bandiera incriminata
Ai bambini della scuola viene proposto un dibattito, ovvero devono scegliere se schierarsi a favore o contro la modifica della bandiera. All'assemblea parteciperà tutta la cittadinanza, chef compreso.
Arriva il turno dei bambini schierati contro il cambiamento della bandiera: sostengono che l'uccisione esiste da sempre, anche in natura vige la legge del più forte, e gli animali che non uccidono sono stupidi, come la mucca o la tartaruga, quindi non c'è nulla di cui scandalizzarsi. (nonostante tutto sono delle elementari quindi non è che possano portare delle motivazioni troppo valide! XD)
Chef proprio non riesce a trattenersi e si alza dicendo: non sono arrabbiato perchè viene ucciso qualcuno, ma perchè è razzista! Non vedete che c'è un nero impiccato dai bianchi?
I bambini sono sorpresi, loro non l'hanno vista in questo modo, per loro il colore della pelle non ha importanza, loro vedevano solo 5 persone sulla bandiera.
Non vedevano un nero impiccato da 4 bianchi, vedevano 4 persone che ne impiccavano una.
Tutto l'odio che chef provava lo aveva quasi fatto diventare lui stesso razzista.
Alla fine la bandiera verrà modificata per poter accontentare le parti e per dare un buon esempio ai cittadini.

 
Questo per dire che prima di essere eterosessuali, omosessuali, bisessuali, transgender, neri, bianchi, gialli, cristiani, ebrei, mussulmani, coi capelli rossi, coi capelli biondi, coi capelli bruni.... Prima di tutto ciò siamo persone! Ogni giorno però mi sembra che molti rappresentanti della volontà popolare che dovrebbero tutelare la felicità nostra se ne dimentichino, vedono solo il frocio o il negro o l'ebreo o semplicemente quella minoranza che la vede in modo diverso, proprio non riescono a vederci una persona.
Non dovremmo essere tutti uguali?
Orwell mi obietterebbe con ironia: 'Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri.'






Non so voi, ma io non vedo differenze. (a parte sul più bono ma quella è una preferenza personale! Ahahahah!)

venerdì 25 gennaio 2013

A Single Man

''Ci metto tempo la mattina a diventare George, tempo per adeguarmi a quello che ci si aspetta da George, e a come deve comportarsi, una volta vestito e data un'ultima lucidatura a colui che ora è il debolmente rigido ma perfetto George, so quale parte interpretare''



Proprio oggi mi sono rivisto 'A Single Man' ed è un altro dei film che amo.
Dovendolo definire con qualche aggettivo direi: elegante, raffinato, attento ai particolari e toccante. 
La storia è ambientata nel 1962 in California. George, il protagonista , è un docente universitario, e porta con sé un lutto. Il lutto del suo fidanzato, morto in un incidente d'auto. Il dolore è continuo, immenso e lacerante e George decide che la sua vita non vale più la pena di essere vissuta. Decide quindi di togliersi la vita.



Però proprio perché questo sarà il suo ultimo giorno, George riesce a notare tramite piccoli accorgimenti, come i bambini dei vicini che giocano o lo sguardo di un passante, degli spiragli di bellezza nel quotidiano che prima non riusciva a scorgere.
Eppure il suo sguardo è perso, non si posa sulle persone, è sempre altrove e nessuno riesce ad accorgersene, eccetto uno studente.

 
Non anticipo oltre, ve lo raccomando caldamente.
Non voglio passare per la persona che si lamenta o che passa per quella triste, è solo che in questo blog posso esprimermi liberamente senza dovermi filtrare e quindi posso dar voce a tutto quello che sento.
Mi riconosco nel protagonista, specialmente nella frase che ho riportato.
Cioè che ci metto tempo la mattina a diventare Me, ad essere quello che ci si aspetta dagli altri, quello felice, quello che non ha problemi, quello che sembra essere perfetto quando sono tutto meno che perfetto.

Ammetto di essere un giovincello, a 23 che vuoi saperne della vita e di come gira il mondo mi potreste obiettare, eppure mi capita di sentirmi solo anche quando sono in mezzo alla folla.
Quando parlo con i miei coetanei li vedo vuoti, la principale necessità che hanno è quella di appagare la sete di alcool e di sesso senza curarsi di ciò che hanno attorno. Non riesco ad avere un dialogo, non si interessano di cinema, di libri, di attualità, di nulla. Il principale argomento è raccontare quanto si sono ubriacati la sera prima. C'è chi mi ha detto che sono 'vecchio dentro'.
Li invidio, loro a loro modo riescono a vivere e ad essere felici, hanno i loro momenti tristi, però li riescono a superare con poco. E allora mi chiedo, sono io l'anormale? Dovrei adeguarmi a loro?
Forse non ho trovato le persone giuste.



Non è facile trovare qualcuno con cui parlare di tutto, io mi divido tra le persone, con alcuni tratto certi argomenti, con altri altri. Ma di alcuni argomenti non parlo con nessuno. Ed è proprio qui che interviene il blog. Qui posso parlare, o almeno ci riesco di più, di molti miei aspetti.

Qui vi riporto il dialogo tra il protagonista e lo studente

Se il passato non conta e il presente è uno strazio, che ne è del futuro?
Quale futuro? Cuba potrebbe farci saltare in aria!
La morte è il futuro, può non essere il tuo immediato futuro ma lo condividiamo tutti, la morte è il futuro.
Ha ragione, credo...
Quindi se non ci godiamo il presente, non c'è gran che da pensare ad un futuro migliore
Si, l'avevo pensato, è che non si sa mai, guardi stasera... In effetti mi sento quasi sempre solo
Davvero?
Si, mi ci sono sempre sentito, voglio dire, nasciamo da soli, moriamo da soli, e mentre siamo qui siamo assolutamente sigillati nei nostri corpi, davvero assurdo, pensarci mi fa impazzire! La nostra unica esperienza del mondo esterno passa per la distorta percezione che ne abbiamo. Chissà com'è lei veramente, io vedo solo ciò che credo lei sia
Io sono esattamente come appaio.
(....)
La cosa per cui ne è valsa davvero al pena sono state le poche volte in cui ho stabilito un contatto con un essere umano.
Ho avuto un'intuizione su di lei! Avevo la sensazione che fosse un vero romantico!

Mi sento romantico anche io, voglio credere negli altri, voglio credere nell'amore.
Per chiudere il post porto un'ultima perla del film:

'Se ci aspetta un mondo senza sentimenti, non è il mondo in cui voglio vivere'


sabato 19 gennaio 2013

Beards really turn me on!

Oggi poche chiacchiere e molte foto, ma belle, e dico belle, per non dire da togliere il fiato!!


 



La barba è il mio tallone d'Achille, mi fa proprio perdere la testa!!
Queste foto le ho trovate su Instabeards, lui sa come risollevarmi la giornata.

.....Se ve lo siete chiesti, il doppio senso era chiaramente voluto! ;)

lunedì 14 gennaio 2013

Fanno così le persone che vogliono essere felici

'' Devo raccontarvi una storia.
Parla di un ragazzo che ha sempre fatto quello che volevano i suoi genitori, ha pensato sempre a quello che volevano loro, senza mai dire quello che voleva lui, senza mai racontare a nessuno quello che era.
Questo ragazzo aveva qualcosa, aveva un problema, un difetto come direste voi, a questo ragazzo piacevano gli altri ragazzi. Per anni questo ragazzo ha tenuto nascosto tutto, non parlava con nessuno, si è pure fidanzato con qualche ragazza per far finta di essere come gli altri.
Poi un giorno nella fabbrica dove lavorava trovato un amico, un amico speciale, uno che lo capiva forse perchè era come lui, uscivano insieme e si vedevano spesso.
Eh ma poi questo ragazzo si è preso paura, paura che la gente potesse chiacchierare, paura che scoprissero quello che nascondeva e per non far parlare la gente questo ragazzo ha licenziato Michele dalla fabbrica.
Trent'anni ho buttato a nascondermi, per paura di quello che potevate pensare, e adesso finalmente ho trovato il coraggio di dirvelo: sono gay.
Sono gay, omosessuale, finocchio, frocio, ricchione.
Io voglio mettere tutto in chiaro papà, tu non vuoi capire.
Non ce la faccio più, non ne posso più di nascondermi.
Cosa diranno domani in città. Tra poche ore lo sapranno già tutti. Cosa gli dirai quando li incontrerai per strada? Cosa? ''


Questa scena ogni volta che la vedo mi manca il respiro. Probabilmente conoscete anche il film, è ''Mine Vaganti''. 
Per chi non lo conoscesse parla di due fratelli, entrambi omosessuali non dichiarati. Il film è ambientato a Lecce, la famiglia ha un pastificio dove lavora il figlio maggiore, mentre l'altro studia a Roma. Una sera mentre tutta la famiglia è riunita a tavola, il fratello maggiore fa coming out e viene cacciato di casa, immediatamente dopo al padre viene un infarto con tanto di caduta dalla sedia tirandosi dietro tutta la tovaglia. Il film poi prosegue col padre che vuole affidare il suo volere al figlio minore, disprezzando il fratello per la sua vergognosa condizione di omosessuale, pur non sapendo dell'omosessualità del figlio minore.
Il regista è Ferzan Ozpetek, regista che ammiro, sia per gli altri film che ha fatto, sia per come mi abbia fatto rivalutare l'opinione che avevo su certi attori italiani ma soprattutto dei temi che affronta che erano quasi inesistenti qui in Italia. Precisamente in questo film i due figli sono interpretati da Scamarcio e Preziosi, soprattutto il secondo 'a pelle' mi stava sulle scatole. E invece grazie a questo film mi sono dovuto ricredere.


Tutti, e dico tutti gli attori mi sono piaciuti molto nell'interpretazione, specialmente la nonna, interpretata da Ilaria Occhini, quest'attrice è proprio ganza!


Ora arrivo al punto del discorso.
Non mi capita spesso di rivedere un film, perché ciò accada mi deve piacere molto, e Mine Vaganti di sicuro ricade nella lista di quei film che rivedo e pure volentieri.
Specialmente questo film lo sento tanto, lo sento battere nella pancia e mi fa sobbalzare il cuore. Ricalca con maestria la situazione di molti omosessuali, costretti dagli altri e soprattutto da se stessi a tacere sulla loro vita. 
Molte scene sdoganano finalmente la figura ricolma di cliché dell'omosessuale che ci è stato dato in pasto sia al cinema che in televisione che in qualsiasi altro modo.
Anche i genitori nel film cercano con insistenza di leggere dei segnali nel passato del figlio per cercare di dare una spiegazione per l'omosessualità, quando ovviamente di segnali non ce ne sono.
Ci sono tante cose mi piacerebbe dire, ma cercare di spiegarle non renderebbe grazia al film.
Non mi è facile estrapolare una scena come più significativa, in quanto tutto il film è ricolmo di significato e va considerato in toto. Anche se ora, ripensandoci, una scena che mi piace più delle altre c'è, e questa scena è come un pugno nello stomaco ma rasenta la perfezione.


Buongiorno nonna, che c'è, mi sono svegliato tardi anche oggi come gli scansafatiche?
No, ti sei svegliato al momento giusto..... Tommaso sei stato bravo a resistere, vai così! Sbaglia sempre per conto tuo
È cosi che fanno i signori?
No, i signori non centrano, fanno così le persone che vogliono essere felici

Se non avete ancora visto il film correte a vederlo, non ve ne pentirete.

P.S.
tiro un sospiro di sollievo perchè per sbaglio si era cancellato il post proprio quando lo avevo finito di scrivere e vedendo partire il salvataggio automatico temevo che il danno fosse stato fatto, per fortuna non è stato così!

mercoledì 9 gennaio 2013

È una promessa


Sono passati novembre e dicembre talmente velocemente che non me ne sono nemmeno reso conto.
Sono passati e mi sento di non aver fatto nulla, sono rimastro imbrigliato in una spirale di noia, insoddisfazione e sensi di colpa, e tutti creati dalla mia mente.
Forse pretendo troppo da me stesso, è che sono orgoglioso, anche se l'orgoglio è pericoloso se non lo sai dosare, ti puoi ritrovare ad essere bloccato e non riuscire ad ammettere o vedere l'errore che hai commesso.
Mi rendo conto che da questa situazione, se continuo così, a non far nulla, non ne uscirò.
È solo che quello che vorrei fare ora è scappare, andarmene in un'altra città e non dover avere impegni, pensieri e preoccupazioni di alcun tipo.
E mi piacerebbe proprio scappare oltreoceano. Un giorno verrò di sicuro.  È una promessa.



Chi ci ha imposto questo tipo di vita? Perchè dobbiamo correre quando lo sta già facendo il mondo? E perchè continuo a pormi domande alle quali non c'è risposta?

Oh, it's a mystery to me
We have a greed with which we have agreed
And you think you have to want more than you need
Until you have it all you won't be free

Society, you're a crazy breed

Hope you're not lonely without me...

When you want more than you have

You think you need...
And when you think more than you want
Your thoughts begin to bleed
I think I need to find a bigger place
Because when you have more than you think
You need more space

Society, you're a crazy breed

Hope you're not lonely without me...
Society, crazy indeed
Hope you're not lonely without me...


...quanto mi piace la voce di Eddie Vedder, riesce a non farmi pensare a quel tutto che dovrei fare...